A cura del dottor Paolo Cigoi
Cos’è l’Ecocolor-doppler TSA
In generale, l’Ecocolor-doppler è un accertamento diagnostico che utilizza un ecografo dotato di particolari software per elaborare il segnale ultrasonoro. La sonda utilizzata emette onde ultrasonore che vengono poi riflesse dai tessuti e dalle particelle in movimento, registrate ed elaborate dal sistema per dare come risultato immagini bidimensionali (B-mode) con possibilità di colorare le parti in movimento (flusso).
Nel caso dei TSA, il medico che esegue l’esame lo utilizza per valutare sia lo stato delle pareti interne che il flusso dei vasi che originano dall’arco aortico e dalle sue diramazioni, nello specifico le arterie Carotidi e le Vertebrali. È loro il compito di portare sangue al cervello.
A cosa serve l’Ecocolor-doppler TSA
Con l’Ecocolor-doppler dei tronchi sovraortici possiamo studiare la parete dei vasi per valutarne lo spessore (Fig.1) o localizzare l’eventuale presenza di ispessimenti o placche, il grado della stenosi generate (ovvero dei restringimenti anomali dei vasi), l’influenza sul flusso ematico e, infine, le caratteristiche della placca rilevanti per capirne la sua stabilità e prevederne le eventuali complicanze.

Le aree più importanti da valutare sono la parete della Carotide Comune, considerata una finestra anche dello stato generale delle arterie del resto del corpo, la biforcazione della Carotide Interna e le arterie Vertebrali (Fig. 2).

Tutti questi vasi possono essere studiati perché extracranici o a livello vertebrale, transforaminali (ovvero visibili lateralmente) (Fig 3).


Come si svolge l’Ecocolor-doppler TSA
L’Ecocolor-doppler dei tronchi sovraortici è semplice, assolutamente non invasivo e quindi indolore. Non richiede nessun tipo di preparazione per il paziente e non presenta nessuna controindicazione. Viene svolto come una qualsiasi ecografia del collo e dura mediamente 15 minuti.
L’Ecocolor-doppler TSA in Nova Salus è sempre disponibile come prestazione in regime privato e viene svolto con apparecchi Siemens Acuson Redwood di ultima generazione: garantiscono elevate performance e un’ottima affidabilità degli esami eseguiti. L’esame può essere svolto nella nostra sede di Monfalcone anche in regime convenzionato.
Indicazioni all’esecuzione di Ecocolor-doppler dei tronchi sovraortici
Pazienti sintomatici
Persone che sono o siano state sintomatiche per una problematica neurologica ischemica (TIA, Ictus, disturbi visivi su base vascolare, vertigini), evento che potrebbe essere di origine steno-occlusiva o micro embolica. In questo caso, l’esame ha la finalità di valutare la presenza e le caratteristiche di una placca, l’eventuale grado di stenosi (restringimento) e quale influenza tale stenosi abbia nel vaso sul flusso ematico (ovvero del sangue) successivo al suo restringimento.
Pazienti “asintomatici”
Fra i pazienti “asintomatici” rientrano sia coloro ai quali era già stata verificata la presenza di placche carotidee, sia persone mai sottoposte a esame, ma per le quali il medico voglia valutare lo stato del letto vasale e il rischio cardio-vascolare. In quest’ultimo caso di solito si tratta di individui soggetti a sintomatologia para-neurologica, familiarità cardiovascolare, ipertensione arteriosa, dislipidemie, diabete, obesità, abitudini di vita rischiose (Fig 4).

Pazienti post-operati
Persone sottoposte a intervento chirurgico di bonifica carotidea che necessitano di un monitoraggio post-operatorio.
I passi successivi
Se alla fine dell’esame viene individuata una stenosi o un potenziale rischio cardiovascolare, i sanitari potranno decidere se:
- Eseguire una adeguata profilassi mediante correzione dei fattori di rischio con modifiche delle abitudini di vita e, se non fossero sufficienti, anche con un BMT (“Best Medical Treatment”: il trattamento medico considerato di volta in volta il migliore nella specifica situazione) per mantenere controllati l’ipertensione, la dislipidemia, il diabete.
- Somministrare un antiaggregante per evitare l’instabilità della placca e l’aggregazione piastrinica nelle aree a rischio.
- Suggerire eventualmente un trattamento chirurgico per rimuovere o stabilizzare la placca carotidea.
Qualora l’opzione fosse l’intervento chirurgico, prima della decisione definitiva, la diagnosi andrà confermata da un esame radiologico di secondo livello. In questo caso, è l’angioTC dei tronchi sovraortici perché permette di definire e confermare il quadro ecografico e di valutare anche lo stato delle arterie nei tratti intracranici (Fig. 5).
In alcuni casi limitati, ove non sia possibile considerare l’intervento chirurgico classico, si potrà optare per il trattamento endovascolare con posizionamento di uno stent nella sede della stenosi (Fig 6 ).
Nel caso, infine, di un’occlusione completa del vaso non è indicato alcun tipo di intervento chirurgico. Altre patologie a livello carotideo, anonimo, vertebrale, succlavio sono più rare e andranno valutate singolarmente.


L’intervento chirurgico
Nei pazienti asintomatici l’intervento chirurgico profilattico (Fig.7) andrà preso in considerazione nelle stenosi della Carotide interna con:
- stenosi al 70-99%
- aspettativa di vita maggiore di 5 anni
- anatomia favorevole
- almeno una caratteristica che suggerisca un alto rischio di stroke (ischemia cerebrale) nonostante il BMT fornito (miglior trattamento medico), come rapido accrescimento, grosso volume di placca, placche ecolucenti, con centro lipidico o emorragia intraplacca ecc.)

Nei pazienti sintomatici l’intervento chirurgico profilattico andrà considerato per tutte le stenosi della Carotide Interna superiori al 50%. Le stenosi asintomatiche inferiori al 70% e quelle sintomatiche inferiori al 50% andranno mantenute in BMT e monitorate.
A cura del dottor Paolo Cigoi