A cura del Dott. Stefano Lautieri
Cosa sono i nei
I nei, o nevi, sono iperpigmentazioni della cute date da un accumulo di cellule melanocite. Queste sono deputate alla produzione della melanina, il pigmento che dà colore alla pelle, stimolata in fase di abbronzatura. I nei si trovano nella pelle o nelle mucose, comprese le parti intime, e possono essere congeniti, quindi presenti sin dalla nascita, o comparire sino circa ai 40 anni.
Hanno forma rotondeggiante od ovalare, piani o in rilievo, dimensioni e gradi di pigmentazione diversi e sono considerati lesioni cutanee benigne, a meno che non abbiano una struttura atipica. In questi casi, possono degenerare nel melanoma che invece è una neoplasia maligna.
Quando i nei sono pericolosi e da controllare
La mappatura dei nei è un esame che tutti dovrebbero richiedere almeno una volta l’anno per avere una sorta di “stato zero”, di partenza, in modo da notare eventuali cambiamenti e valutare l’evoluzione. Questo stato zero, inoltre, dà la possibilità al dermatologo di segnalarti quali sono i nei da tenere monitorati con particolare attenzione.Un neo va di certo controllato quando:
- ha una forma irregolare, ovvero diversa da quelle forme rotondeggianti od ovali simmetriche che rappresentano l’aspetto normale di queste formazioni cutanee
- l’esposizione al sole o alla luce di una lampada abbronzante è avvenuta senza le precauzioni necessarie
- cambia colore o forma
- la comparsa o il cambiamento sono improvvisi e anomali
È bene ricordare, per evitare inutili allarmismi, che non tutti i nei atipici sono o diventano melanomi e che controlli periodici ed esami tempestivi servono a scongiurare ogni complicazione e, eventualmente, a stabilire una terapia efficace per giungere a una guarigione completa del paziente colpito da melanoma.
Chi deve sottoporsi alla mappatura nei
Chiunque può sottoporsi a questo esame, ma è particolarmente consigliato a te se hai:
- un numero di nei sulla pelle superiore a 50
- la pelle e i capelli chiari
- nei atipici secondo i principi del metodo dell’ABCDE (vedi sotto la spiegazione)
- parenti di primo grado che hanno avuto il melanoma
- diversi nei nella schiena, zona difficile da auto-monitorare
- un lavoro che ti fa stare molto all’aperto e quindi ti sottopone con frequenza alle radiazioni ultraviolette
- subito scottature solari importanti
- notato macchie o nei strani sulla tua pelle
- asportato nei atipici o un melanoma in precedenza
Ricorda: la mappa dei nei è più efficace se eseguita quando la pelle non è abbronzata.

A cosa serve la mappatura dei nevi
La mappatura dei nei è un esame che può essere salvavita. Viene eseguito dal dermatologo per valutare le lesioni pigmentate presenti sulla pelle, approfondire lo studio microscopico di varie malattie della pelle e prevenire problematiche anche gravi, come i melanomi e altri tumori cutanei benigni e maligni. Lo specialista può eventualmente decidere di eseguire un esame istologico, asportando chirurgicamente la lesione.
La mappatura dei nei è essenziale per la diagnosi precoce di un melanoma.
Quando la mappatura dei nei è ripetuta nel tempo diventa un ottimo strumento di prevenzione perché mostra in modo chiaro, attraverso il confronto fra i dati raccolti in momenti diversi della vita del paziente, se uno o più nei hanno cambiato aspetto e sono diventati pericolosi, situazione che permette di intervenire tempestivamente, di norma con un esame istologico e la loro asportazione.
Questo controllo dermatologico è indolore e non invasivo può essere eseguito a qualsiasi età e anche in fasi particolari della vita come, ad esempio, la gravidanza.
Come si fa la mappatura dei nevi
La mappatura dei nevi consiste in una visita del dermatologo basata sia sull’osservazione a occhio nudo sia utilizzando il dermatoscopio a epiluminescenza, che permette di analizzare la struttura morfologica degli strati al di sotto dell’epidermide.
Il dermatoscopio a epiluminescenza utilizzato da Nova Salus, nella sede di dermatologia a Gorizia, è uno strumento di ultima generazione, particolarmente avanzato. È la più piccola e leggera telecamera al mondo, con la più̀ alta qualità̀ di definizione dell’immagine oggi disponibile sul mercato.
Il paziente, in biancheria intima, si sdraia sul lettino e il dermatologo appoggia il dermatoscopio per esaminare i nevi presenti sulla pelle e mapparli su entrambi i lati del corpo. Le immagini ottenute sono numerate e archiviate in modo automatico, disponibili per ogni eventuale confronto successivo.
È chiaro che il dermatoscopio è indolore e non invasivo. L’esame in generale non è pericoloso e non presenta alcuna controindicazione.
Alla fine del controllo dermatoscopico, che dura circa venti minuti, il dermatologo consegnerà un referto, accompagnato dalla diagnosi e dai consigli di trattamento per gli eventuali nei più preoccupanti.
Il metodo ABCDE: l’autocontrollo dei nei
È importante che ogni persona faccia prevenzione anche attraverso un autocontrollo dei nei per identificare se c’è qualche nevo a rischio di degenerazione. In medicina consigliamo un metodo semplice alla portata di tutti, denominato ABCDE, dalle iniziali degli aspetti che non dovrebbero verificarsi e ai quali ti consigliamo quindi di prestare attenzione. Vediamoli assieme.
- Asimmetria della superficie: immagina di dividere il neo a metà, le due parti devono essere uguali (simmetriche) e non diverse fra loro (asimmetriche)
- Bordi irregolari e frastagliati sono sospetti, dovrebbero essere regolari
- Colore disomogeneo, perché si modifica nel tempo o perché presenta sfumature varie di rosso, marrone, nero e blu, va considerato anomalo
- Dimensione: se supera i 5 millimetri è meglio controllare poiché i nei di solito hanno un diametro di 2-3 millimetri
- Evoluzione: quando cambia aspetto per colore e forma velocemente, consideralo un campanello d’allarme

Quanto spesso andare dal dermatologo per i nei
Una volta eseguita l’iniziale mappatura dei nei, potrai richiedere le visite di routine ogni uno o due anni, a seconda del consiglio del dermatologo rispetto al tuo caso personale. Considera che il melanoma colpisce soprattutto persone tra i 30 e i 60 anni, periodo nel quale è consigliato un check-up cutaneo a cadenza regolare.
Qualora, invece, tu stia seguendo lo sviluppo di un neo sospetto di norma sarà valutato con una nuova visita nel corso dei tre-sei mesi successivi al primo esame.
A cura del Dott. Stefano Lautieri