Ecocardiografia transtoracica neonatale

È un esame che accerta la natura dei soffi cardiaci di neonati e bambini. Viene svolto nelle sedi Nova Salus di cardiologia pediatrica a Gorizia, Cervignano e Monfalcone.

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A cura del dottor Paolo Diego L’Angiocola

Che cos’è l’ecocardiografia transtoracica

L’ecocardiografia transtoracica è un esame prezioso per la valutazione morfo-strutturale ed emodinamica del cuore. Verifica il corretto funzionamento della contrattilità cardiaca e delle valvole del cuore ed evidenzia l’eventuale presenza di anomalie patologiche a esse associate o del tessuto miocardico.

L’ecocardiografia transtoracica neonatale e pediatrica è molto importante poiché permette di verificare l’eventuale presenza o assenza di anomalie morfo-strutturali su base congenita.

L’esame ecocardiografico può essere eseguito su pazienti di qualsiasi età. Basato su tecnologia a ultrasuoni, è totalmente indolore, innocuo per il soggetto esaminato e, in mani esperte, ha una durata relativamente breve e non è invasivo. Si effettua semplicemente appoggiando una sonda ecografica dedicata sulla superficie esterna del torace.

Le patologie congenite cardiache

Nella maggior parte dei casi, le patologie congenite cardiache sono difetti anatomo-funzionali di minore entità. Fra i più frequenti, c’è il cosiddetto “difetto interatriale”, ovvero una sorta di foro nella parete che divide le camere cardiache denominate “atri”.

La presenza di patologie congenite cardiache nella popolazione generale è pari a circa 8/1.000 soggetti nati. La maggior parte delle anomalie congenite sono di importanza fisiopatologica “minore”.

Esistono numerose e diverse anomalie congenite del cuore. Derivano da difetti della sua conformazione che si determinano durante la crescita embrionaria e fetale nel corso della gestazione. Alcune patologie cardiache congenite sono decisamente più gravi di altre e, fortunatamente, anche più rare. Tali patologie vengono normalmente identificate già prima della nascita del feto.

L’ecografia morfologica

Normalmente, nel monitoraggio e follow-up di una donna in gestazione, il feto, in corso di sorveglianza ginecologica, viene sottoposto alla cosiddetta “ecografia morfologica”. Si tratta di un esame, generalmente eseguito da un ginecologo specializzato in tale tecnica, svolto per verificare la congrua e fisiologica crescita e conformazione del feto nel corso del suo sviluppo nel grembo materno. Già in questa fase l’ecografista esperto può riconoscere eventuali anomalie cardiache maggiori e, in caso di sospetto fondato, inviare la gestante a un ulteriore approfondimento presso un esperto di ecocardiografia fetale.

Se viene rilevata una anomalia congenita maggiore (come ad esempio, trasposizione dei grossi vasi oppure tetralogia di Fallot, sindrome di Eisenmenger etc.), la gestante verrà indirizzata a centri ospedalieri di alta specialità ginecologica, dotati di neonatologia intensiva e cardiologia pediatrica. In questo modo, il parto potrà essere portato a termine in totale sicurezza con tutte le indicazioni e le procedure terapeutiche del caso.

Quando effettuare l’ecocardiografia transtoracica

La gran parte dei difetti congeniti può essere tranquillamente materia da approfondire dopo la nascita. Se durante l’auscultazione del bambino, il neonatologo o il pediatra si accorge di un soffio cardiaco di rilievo, sarà suo compito richiedere di effettuare una ecocardiografia transtoracica.

Molti difetti congeniti sono fortunatamente di minore entità e possono quindi essere diagnosticati dopo la nascita nel caso in cui i neonatologi e i pediatri riscontrino “soffi cardiaci” di rilievo.

È necessario specificare che la maggior parte dei soffi cardiaci nei neonati e nei soggetti di età pediatrica sono del tutto normali e fisiologici; si parla in questo caso di “soffi innocenti” che non si rifanno a una possibile patologia e che derivano dalla naturale turbolenza del sangue all’interno delle cavità cardiache.
Altri soffi cardiaci, invece, possono sottendere la presenza di anomalie congenite di minore entità. In questi casi è cruciale l’intervento dell’ecocardiografista neonatale/pediatrico. Il pediatra generalmente nel follow-up dei suoi piccoli assistiti può individuare la presenza di un soffio cardiaco all’auscultazione. In tal caso, qualora vi fossero dubbi in merito, può inviare il soggetto all’attenzione di un ecocardiografista che abbia esperienza in ambito neonatale e pediatrico, professionalità presente in Nova Salus, nelle sedi di cardiologia a Gorizia (via Cascino), Cervignano e Monfalcone.

L’esame ecocardiografico neonatale/pediatrico può fare la differenza nel comprendere la “benignità” del soffio rilevato (e confermare dunque che si tratti di un cosiddetto “soffio innocente”) oppure può identificare un’anomalia congenita di minore entità. In questa eventualità, può essere tempestivamente rilevata e diagnosticata con accuratezza così da fornire le successive indicazioni e il follow-up clinico del caso.

A cura del dottor Paolo Diego L’Angiocola

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